mercoledì 21 giugno 2017

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO YOGA


Oggi è la giornata internazionale dello yoga e molti maestri hanno organizzato incontri per praticare all’aria aperta in compagnia.
Dare visibilità allo yoga, uscire dalle palestre e dai luoghi chiusi, non temere il giudizio altrui, perché non c’è nulla di esotico e nulla di eccentrico a voler stare bene con se stessi e con il mondo.
Dovrebbe essere la norma desiderare di stare bene, dovremmo imparare da piccoli il potere della respirazione yogica e del silenzio.
Pratico yoga con il Maestro James Erukkappattu da molti anni.
Insegno yoga da due anni presso il Centro Oriente di Torino.
Spesso mi fermo a pensare come sarebbe la mia vita senza la pratica quotidiana di questa disciplina nata in Oriente e molto apprezzata in Occidente nell’ultimo secolo.
Praticare yoga significa imparare a stare fermi con se stessi, conoscere ciò che possiamo essere e possiamo dare senza la dimensione dell’azione, del fare, del movimento, che nella nostra società è spesso continuo, spasmodico, nevrotico.
Spesso ci chiediamo o almeno spesso mi chiedo cosa identifichi di più l’essere umano, se il fare, le sue azioni oppure l’essere, il suo pensiero.
I filosofi nei secoli ci hanno proposto diverse interpretazioni, nessuna però mi soddisfa pienamente e la ricerca del senso del nostro essere al mondo, la ricerca del modo migliore di essere nel mondo, per il piccolissimo tratto di strada che ci è concesso di vivere, è una ricerca continua, a tratti confusa a tratti più chiara, per me come penso per molti.
La ricerca individuale si inserisce in una ricerca collettiva di senso , di un mondo di cui conosciamo minuto per minuto, in una diretta continua e spaventosa, le atrocità, le tragedie, le assurdità e la mia ricerca, ora cercherò di evitare il noi, si fa sempre più difficile.
Mi seggo sul tappetino, in silenzio, chiudo gli occhi.
Quella forza che il mondo impazzito, i rapporti umani difficili, vorrebbero annullare in un mare di angoscia, quella forza torna, la forza di vivere e di vivere meglio che sia possibile.
Pratico in silenzio esercizi semplici di respirazione, pratiche che dovrebbero essere insegnate a scuola ai giovani, per indicare loro che nei momenti di disperazione non esiste solo l’alcool o la droga a lenire il dolore esistenziale, esiste invece un modo semplice, naturale, sano, per evitare di cadere nella disperazione, per prevenirla, per vivere pienamente, per riconoscerla, per gestirla.
Quando insegnavo lettere nella scuola media, insegnavo ai miei allievi più ansiosi semplici esercizi di respirazione e subito, dico subito, stavano meglio. E dopo mi raccontavano di avere usato quel metodo in altre situazioni difficili della loro vita.
Chi non ha assistito o conosciuto qualche partoriente, che ha utilizzato pratiche respiratorie per controllare il dolore del travaglio?
Chi di noi non ha subito qualche analisi invasiva, durante la quale la concentrazione sulla propria respirazione avrebbe potuto evitare l’uso di oppiacei?
La pratica dello yoga non si limita alla respirazione, ma oggi è prevalentemente di questo che vi ho parlato perché respiriamo tutti, sempre, è la vita che è in noi e possiamo semplicemente cercare di esserne consapevoli.
Pratico e torno a me stessa, ma non per egoismo, semplicemente per poter stare al mondo senza la rabbia, che distrugge, senza la tristezza, che impigrisce, senza la paura, che blocca.
Non aggiungo altro, perché lo yoga è sì una filosofia di vita ma è soprattutto esperienza.
Quindi a te lettore/lettrice, nella giornata internazionale dello yoga, propongo di provarci, una volta nella vita.


2 commenti:

  1. Se la gente capisse che è così semplice... yoga npn è ginnastica, non è stretching, non è riposo, non è soltanto rilassamento . ma il cervello pensante della gente è duro come il granito. noi non ci diamo per vinte vero?

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  2. se la gente capisse che cosa NON è yoga! non è soltanto rilassamento, non è stretching, non è ginnastica, non sono le posizioni, non è stare seduti a gambe incrociate, non è ... ma noi non ci diamo per vinte, vero?

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