domenica 18 settembre 2016

VIAGGIARE IN ITALIA: LA BELLEZZA




Prima parte: la bellezza

Quando non racconti non sai più raccontare e così quando non scrivi non sai più scrivere.
A me sembra di non saperti più raccontare ciò che ho conservato negli occhi e nel cuore per te.
Rileggo i miei appunti, sfoglio le foto e devo decidere.
La scelta dei luoghi da raccontare e delle foto da mostrare è dolorosa.



Voglio raccontare la meraviglia che ho provato, ancora una volta, nel constatare, attraversando l'Italia, come ogni luogo susciti almeno nel suo nome dei ricordi. Ricordi storici, artistici, culturali. E molti luoghi sono belli, nel senso pieno del termine.
Questo pensiero non è solo mio e di altri miei contemporanei bensì è anche di chi viaggiò in Italia sul finire del 1700.
Ad esempio J. Wolfgang Goethe in “Viaggio in Italia” scrisse, a proposito della dovizia di opere d'arte a Napoli che “ dove tali tesori sono per così dire di casa, hanno un aspetto del tutto diverso: giacché là dove le opere d'arte scarseggiano è la rarità a dar valore, mentre qui s'impara a stimare soltanto ciò che è meritevole.”
Era il 1787.
In altre parole noi italiani siamo abituati alla bellezza naturale, alla bellezza delle opere d'arte e, aggiungerei, non ci curiamo a sufficienza di questo inestimabile tesoro.
Tra tutti i tipi di bellezza incontrata, inizio con la bellezza naturale, quella che strega, che incanta, che ci fa essere un popolo di fotografi!

Bellezza: un luogo
Siamo arrivati a Castelluccio dopo aver percorso una splendida strada appenninica che parte da Visso. Il paese è piccolo, una piazzetta con le locande, molte moto, molte macchine, salumi appesi ovunque.
Appena attraversi la piazzetta e inizi la discesa verso il Piano di Castelluccio non credi a ciò che vedi. Scendo subito dalla macchina e come me tanti altri, ignorando le proteste di mio marito. Nessuno suona il clacson. Sul bordo della strada si ammira e si fotografa. E poi si scende e si cammina dentro un quadro di Van Gogh. Fiordalisi e papaveri si intrecciano  alle lenticchie, le famose lenticchie di Castelluccio e formano un vasto tappeto variopinto, degno di un sapiente artista.
La bellezza regala gioia, armonia e benessere. Mi sembra di rivedere Chiara di Assisi correre incontro a Francesco. Proprio su questo altopiano in fiore F. Zeffirelli girò la sequenza. Era il 1972. Il film, per chi fosse troppo giovane, “Fratello sole, sorella luna”.
2016: camminiamo lungo i sentieri e conversiamo con chi incontriamo con un'armonia poco frequente. Al termine delle conversazioni una stretta di mano forte e decisa sancisce il piacere dell'incontro.
La bellezza del luogo pare entri dentro di noi e farci belli. Forse non è così strano, visto che siamo fatti tutti della stessa vita.




Qui potete vedere la sequenza del film di Zeffirelli.
https://youtu.be/DfLXoMQItTw



Bellezza: un ambiente naturale
Tra le tante bellezze naturali noi abbiamo km di coste con acque cristalline.
Abbandonarsi al dondolio dell'acqua, vivere insieme alle sue creature, osservare questo mondo così ricco di colori, di forme, di movimento è nuovamente un piacere che solo la bellezza può regalare. Nella prima foto siamo in Puglia, a Campomarino di Maruggio, Salento. Acque cristalline.
Nella seconda foto siamo ad Anzio (Rm) dove ho immortalato uno dei tramonti sulle rovine della Villa di Nerone, spiaggia di Ponente.








Bellezza: alberi
Ogni regione italiana ha una coltivazione che la caratterizza.
Arrivi in Puglia e gli ulivi ti vengono incontro a decine, a migliaia, lungo le strade, delimitate dai muretti a secco e dalle rare masserie di un bianco accecante. Tutto questo contornato da una luce vivissima.
Gli ulivi sono i padroni di questa terra, aperta, larga, senza montagne a delimitare lo sguardo. Ulivi e viti: per km e km.
Dell'ulivo amo in modo particolare il tronco, vera e propria scultura vivente. E' un albero forte, il vento che a volte può flagellare questa terra, non sposta questo radicato albero, che si colloca sulla Terra con decisione e potenza.
Il vento lo piega, ma non lo sradica. 








Bellezza:un paesaggio



Termino questa veloce carrellata con la foto dello splendido Golfo, detto dell'Arco Felice. Sicuramente di Felicità ne regalò tanta nei secoli, solo a contemplare la bellezza della Natura. E poi arrivò l'uomo, arrivarono le industrie, il lavoro per gli operai, poi i morti di tumore, poi la chiusura della fabbrica. La Terra aspetta di essere bonificata e con essa il paesaggio. I morti aspettano giustizia.
Per chi non conosce il Golfo, siamo a Napoli, esattamente a Bagnoli, stabilimento dell'Italdisider.
Il Golfo è delimitato da Capo Miseno e da Capo Posillipo. In lontananza, Capri.
 Le foto le ho realizzate camminando sul pontile, che si allunga nel Golfo, dove le navi attraccavano e scaricavano i minerali. Nella terza foto potete notare la terra arida e contaminata. In lontananza archeologia industriale: ciminiere e fabbrica. 


Scrisse C. Dickens in "Immagini dall' Italia" nel 1844:

"Laggiù nel mare azzurro si trovavano Capri e mille altre bellezze del Golfo, Intorno a noi si espandeva la più bella regione del mondo. Sia tornando verso la spiaggia del Miseno, in quello splendido anfiteatro marino e proseguendo poi dalla Grotta di Posillipo alla Grotta del Cane e poi fino oltre la Baia; o che prendendo un'altra strada e passando per il Vesuvio e Sorrento, ci si ritrova sempre in una continua successione di delizie e cose piacevoli."





























giovedì 15 settembre 2016

SI RIPARTE!

Sono trascorsi due mesi dal mio ultimo post. Due mesi per me di aridità, di difficoltà a scrivere, del tutto inusuale per me. Sarà stato il dolore per tutto ciò che accade intorno a noi e di cui veniamo a sapere in continuazione. Ascoltiamo continui bollettini di guerra, dal Mediterraneo alla Corea del Nord. 
Sarà stato che ci sono già tanti commentatori in giro per il mondo, sarà che era estate, sarà che sono stata pigra, sarà.
Sarà che il silenzio a volte è doveroso.
Ma oggi piove e ho deciso che è oggi che posso salutare nuovamente tutti coloro che almeno una volta hanno cercato il mio blog, hanno letto un post, lettori silenziosi, lettori che mi danno fiducia e energia per continuare, per trovare le parole giuste per raccontare a te, proprio a te un film, una mostra, un libro, un luogo.
Ho un quadernino pieno di appunti di questi due mesi, appunti presi proprio per te.
Si riparte.

Buon viaggio.