venerdì 16 giugno 2017

UN INCANTEVOLE APRILE


E’ sempre piacevole scoprire nuovi autori, se poi sono donne e donne vissute un secolo fa il piacere è maggiore perchè è ancora una volta la testimonianza della censura effettuata nelle storie letterarie nei confronti delle donne, che in realtà erano attive: scrivevano, fotografavano, dipingevano, ricercavano , ma che fatica conoscerle!
Elisabeth Von Arnim visse a cavallo tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo, tra l’Australia dove nacque e l’Europa dove visse, sposata due volte.  Si accompagnò con intellettuali e fu apprezzata come la donna più intelligente dell’epoca.
Nello stesso periodo storico scrissero Virginia Woolf, Grazia Deledda, Sibilla Aleramo,  per citare alcune scrittrici che ci hanno regalato opere imperiture, segno dei tormenti di un’epoca di transizione per la coscienza femminile e non solo.
Il libro di Elisabeth è prezioso perché è un  inno alla bellezza della natura e all’importanza che l’ambiente ha sull’essere umano. Racconta una storia piena di speranza, cosa assai rara oggi come ieri.
La storia racconta di due donne che vivono a Londra e sono accomunate dalla tristezza di un matrimonio in crisi.
Una delle due, la più intraprendente,  Mrs Wilkins, propone di affittare un castello in Italia, sulla Riviera Ligure e di trovare altre due compagne per dividere le spese.
Dall’ambiente triste e piovoso nel quale sono immerse,  il lettore/lettrice si ritrova  nella luce e nei profumi di una meravigliosa primavera mediterranea.
L’ambiente ha un effetto immediato sulle ospiti, aiutandole a ritrovare il buon umore e la gioia di vivere e di amare.
Donne scialbe ed insignificanti a Londra, diventano belle e attraenti per i mariti alla luce della Riviera Ligure, donne viziate e ammirate comprendono l’importanza dell’amore, donne sole e arcigne si aprono alla condivisione.
E’ una storia che ricorda quanto gli inglesi, e non solo loro, amassero l’Italia, giardino d’Europa.
E’ una storia piacevole come il titolo del libro.






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