lunedì 15 marzo 2021

PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA

 



Carissim*,

ho partecipato con entusiasmo e motivazione alla richiesta della Dott.ssa Maria Teresa Matera, socia fondatrice del CIRP, di raccontare in un video CLICCA QUI la mia esperienza di caregiver  insieme all’amica Maria Nella Abbassetti.

Nel blog non ne ho mai parlato espressamente, velatamente sì in “Prendo amore” e “Pesce d’aprile”.

Alcuni dati per circoscrivere il problema:

1.     Nel mondo l’ictus è la prima causa di disabilità.

2.     In Italia esistono 7 milioni di caregiver, ovvero di persone che si prendono cura delle persone disabili (fonte Istat)

3.     Molti di loro vivono la disabilità del proprio parente con sintomi ansiosi o con sindromi depressive

4.     Le cure sanitarie in Italia sono rivolte esclusivamente al malato

5.     Il caregiver deve affrontare da solo il  cambiamento della propria vita e della vita del proprio caro.

 

Se ne deduce facilmente che occuparsi  dei caregiver non è tempo sprecato, non sono soldi persi, bensì si tratta di un investimento sulla salute di tutti, disabili, familiari, caregiver.

Ancora oggi, anzi direi soprattutto oggi, nel pieno della pandemia, non si può attendere che la sanità pubblica se ne occupi, già oberata da altre urgenze. Speriamo che sia possibile nel futuro.

Proprio oggi però le persone sono ancora più isolate e sole con i loro problemi.

Urge aiutare, specialmente quando i confini sono quelli dell’appartamento e gli unici a potervi stare sono i conviventi.

Si nasce anagraficamente una volta, ma psicologicamente moltissime volte.

Se potete condividere il post, il video e l’iniziativa, se potete sostenere il progetto, anche con cifre minime, fatelo, farete sicuramente il bene di qualcuno.

 

 

 

 

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