mercoledì 1 marzo 2017

L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI


L’ avventura dei giovani lettori giunti in Prima Media, con alle spalle letture di testi brevi, inizia con un racconto allegorico che l’insegnante può leggere in classe in un’ora.
Consiglio sempre la lettura ad alta voce dei testi scelti, almeno di qualche passo del testo, per avvicinare, emozionare, coinvolgere anche coloro che non hanno ancora scoperto la magia della lettura silenziosa.




In questo libro si narra la storia di Elzéard Bouffier, un pastore taciturno e solo, il quale, rimasto vedovo, decise di consacrare la sua vita ad una missione: rendere il luogo dove viveva da arido a rigoglioso.
Per farlo ogni mattina il pastore si incamminava con un sacco di ghiande selezionate la sera prima. Poi si fermava nel luogo stabilito e cominciava a piantare l’asta di ferro in terra. Faceva un buco nel quale depositava una ghianda e copriva il buco. L’uomo piantava querce e poi piantò anche faggi e betulle.
Elzéard dopo poche righe  assurge a personaggio esemplare, per la sua generosità e per la sua determinazione, qualità che resero quei luoghi, vicino alla Provenza, nella prima metà del 900, tappezzati di una quantità inverosimile di alberi nel corso degli anni.
Questa breve storia aiuta a riflettere sull'importanza della cura della natura, sul fatto che gli alberi sono i veri e propri polmoni del mondo, sulle potenzialità insite in ogni essere umano di creare o distruggere.

Buona lettura.





Nessun commento:

Posta un commento