In
un luogo e in un tempo indefiniti si svolge la vicenda di un'epidemia
di cecità tra gli esseri umani.
Gli
uomini, uno alla volta si immergono in un mare di latte.
La
cecità non è così, dice l'oculista al primo cieco che si reca da
lui, e così ripetono le autorità sanitarie, ma inesorabilmente uno
alla volta racconta di questa nebbia, che avvolge tutti ,
tranne uno, una donna, la moglie dell'oculista.
Il
premio Nobel mette a nudo la natura umana, intrisa di indifferenza e
di cattiveria.
Descrive
la reazione delle autorità politiche: isolare e abbandonare al loro
destini i ciechi.
Descrive
la reazione dei ciechi: ognuno cerca di salvare se stesso, quando non
cerca di sopraffare l'altro, tranne lei, la moglie del medico,
salvatrice di tutti.
Descrive
la reazione della Chiesa: le immagini sacre sono state bendate. Anche
loro cieche.
Nessun
protagonista ha un nome: ci sono il medico, sua moglie, il primo
cliente, la donna dagli occhiali scuri, il ragazzino strabico, il
vecchio dalla benda nera, il ladro, un poliziotto, un'autista di
taxi, il cane delle lacrime e via così.
Quando
tutti sono diventati ciechi, tranne lei, quando il cibo inizia a
scarseggiare ovunque, quando la città è in preda al caos, una sera
la donna legge un libro e poco dopo inizia il miracolo.
Uno
alla volta,il primo cieco per primo e in successione tutti, tornano a
vedere.
“Ciechi
che vedono, ciechi che pur vedendo, non vedono”.
Non
resta altro da dire, Saramago ha detto tutto sulla natura umana.
Il
28 settembre, nell'ambito di Torino Spiritualità, l'attrice Angela
Finocchiaro ha letto al Teatro Carignano la riduzione teatrale
operata dal curatore di Torino Spiritualità, Armando Buonaiuto.
Nella
riduzione di Buonaiuto la lettura diventa la causa del ritorno della vista del
primo gruppo di ciechi.
Ascoltare
per comprendere.
Un
ottimo inizio di riflessione.
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