mercoledì 22 giugno 2016

UN VIAGGIO: SECONDA PARTE



Viaggiare comporta tempi di attesa, quei tempi che permettono di riflettere su ciò che hai fatto nella vita e su quello che non hai fatto.

Viaggiare è costruire percorsi o lasciarsi andare agli incontri casuali.
Programmare o vagare, come nella vita quotidiana, controllare o lasciare andare.

Lasciamo il cielo di Berlino, città che dall'alto mi appare verde, con palazzi che disegnano perimetri di giardini. Questo mi appare, ma chissà se è così.
D'altronde il mondo è come ci appare.

Arriviamo a Varsavia, aeroporto intitolato a Chopin.
La città, è notte, appare con i suoi grattacieli, più americani che europei.
La città, di giorno, mostra le sue ferite: rinata dalle ceneri, come la fenice, è una città a metà sovietica, a metà americana, con un centro ricostruito pezzo a pezzo, un centro europeo.

La storia della distruzione totale di Varsavia e dei suoi abitanti è custodita nel Museo della Resistenza polacca.
Due date dicono più di ogni cosa: 1.9.1939 Hitler occupa la Polonia; 17.09.1939 Stalin occupa la Polonia.


la Polonia occupata

Il resto è storia di deportazione, di inganni, di eliminazione della classe dirigente polacca, di resistenza, di ribellione.
Gli insorti, i mitici dell'Armia Krajowa non avranno alcun aiuto né dai sovietici, distanti pochi chilometri, né dagli Alleati.
Il Museo fa rivivere tutto questo attraverso un obelisco, che interseca i piani del museo emettendo tanti rumori, detonazioni, spari, e un battito, continuo, cuore pulsante della rivolta, della città, dei suoi coraggiosi cittadini. Le foto, le interviste (in polacco!), i filmati (per fortuna in inglese), i giorni della rivolta che simbolicamente ci accompagnano lungo tutto il percorso, foglietti di calendario, da prendere e portare a casa, per ricordare la lotta impari combattuta dal popolo, la ricostruzione del percorso sotterraneo, quello delle fogne, che ha permesso di sopravvivere un po' di più, la narrazione è chiara: soli, disperati e soli contro due grandi potenze.

Quanti popoli oggi stanno combattendo contro tutto e contro tutti per la loro sopravvivenza?
Ancora e ancora, la storia si ripete, diversa e uguale.
E poi le città verranno ricostruite e poi andremo a visitare i Musei dove verrà raccontata la storia della distruzione, saremo amareggiati, tristi, ma ora, mentre i fatti accadono, nessuno li impedisce.

la ricostruzione della città vecchia, oggi patrimonio dell'Unesco
Varsavia viene distrutta completamente e sarà ricostruita grazie ai precisi quadri di Canaletto, che, lasciata Venezia, si era trasferito a Varsavia, dove morì.
la foto rende l'idea della distruzione

Per maggiori informazioni sulla Rivolta di Varsavia del 1944 leggere

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