martedì 7 giugno 2016

RACCONTARE LA REPUBBLICA




E' necessario avere molta voglia di raccontare per ritrovarsi in una delle più belle piazze di Torino, Piazza Carignano, avere alle spalle il Teatro che ospita compagnie teatrali degne di tale nome, difronte il Palazzo che racchiude al suo interno parti della ns storia, prendere in mano un cono birillo bianco e rosso in polietilene rigido lungo 50 cm, alzarlo verso il cielo, stringere forte la mano intorno per tenerlo e iniziare a parlare a gente sconosciuta, raccolta lì dal tam tam mediatico di fb, dalla curiosità, da amicizia, da parentela, dal caso e raccontare.

E' necessario essere molto motivati per raccontare storie italiane di stragi, di cospirazioni, di uccisioni mentre altri banchettano nel dehor del prestigioso ristorante Cavour, vociando intorno ai loro problemi di mercati finanziari, di prossime vacanze ai Caraibi, degli incerti risultati elettorali di domenica e tu sei lì, con i tuoi compagni, che provi ad urlare che le riforme degli anni '70 stanno lentamente morendo nel silenzio generale.

E' necessario essere convinti che sia anche questo un modo per ricordare la nostra storia repubblicana, una storia piena di contraddizioni, una storia anche di successi, sì, dobbiamo ricordarlo e raccontarlo, i successi ci sono stati, siamo stati anche bravi a chiedere riforme che hanno cambiato la ns vita.

E' necessario raccontare così, con le date, con i fatti, elencare le bombe che sono scoppiate in questi anni di Repubblica.

E' necessario raccontare e oggi mi rendo conto che abbiamo tantissime cose da raccontare, da ricordare: la prossima volta vorrei raccontare del caso dell'Ilva, della morte di tante persone che abitano in Puglia.

Per concludere, un gruppo di cittadini, appassionati di storia e di teatro, si sono ritrovati per qualche mese, seguiti da Paola Tortora e da Marco Gobetti per provare a raccontare la storia della nostra Italia repubblicana.






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