Sul
numero di Internazionale n. 1143 lo scrittore norvegese Karl Ove
Knausgard racconta un'operazione di neurochirurgia.
Desidero
condividere con te che stai leggendo i punti a mio parere eccezionali
di questo articolo.
Prima
di tutto ho scoperto che esiste al mondo un neurochirurgo di nome
Henry Marsh in grado di operare sul cranio, nel cervello, da svegli!
La
procedura chirurgica evita di produrre danni irreparabili, infatti,
affinché il chirurgo possa distinguere tra il tumore e il tessuto
cerebrale sano, è necessario tenere sveglio il paziente, che però
non sente dolore.
Poi
lo scrittore racconta l'operazione e il panorama che vede quando si
china sul microscopio.
“Davanti
a me si è aperto un intero panorama. Avevo la sensazione di essere
in cima a una montagna e di guardare una pianura coperta da lunghi
fiumi serpeggianti. All'orizzonte sorgevano altre montagne tra loro
c'erano delle valli, una delle quali era coperta da un enorme
ghiacciaio bianco. Tutto brillava e scintillava. Era come se fossi
stato trasportato in un altro mondo, in un'altra parte dell'universo.
Uno dei fiumi era violaceo, gli altri erano rosso scuro e il
paesaggio che attraversavano era pieno di colori insoliti e
strani....Non avevo mai visto nulla di così bello e, quando mi sono
raddrizzato per farmi da parte e lasciare il posto al chirurgo, per
un attimo i miei occhi si sono velati di lacrime.”
Tralascio
la descrizione dell'operazione, è meno poetica e ho faticato a
leggerla.
Il
cervello umano ha delle potenzialità a noi sconosciute, sappiamo di
sprecarle, ma non sappiamo come attivare tale enorme ricchezza che è
in noi.
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