Quando
lessi la prima recensione pensai che fosse un po' noioso un film che
si occupava di raccontare un'inchiesta giornalistica.
Poi
il passa parola , il premio Oscar, le ultime recensioni mi hanno
spinto ad andare a constatare di persona la qualità dell'opera, che
mostra l'inchiesta del “ The Boston Global “sui preti pedofili a
Boston iniziata nel 2001.
Ringrazio
il regista Mc Carty perché ha saputo mostrarmi come si deve
svolgere un'inchiesta giornalistica, come si rincorrono i testimoni,
si bussa nelle case, si cercano documenti, il tutto in modo
avvincente.
Purtroppo
è l'argomento dell'inchiesta che non si vorrebbe approfondire,
perchè amareggia, disgusta.
La
pedofilia è sempre un reato, ma se ad abusare sessualmente è un
sacerdote (sacer vuol dire sacro) ecco che lo spaesamento per il
giovane è maggiore e non solo per lui.
Dall'inchiesta
emerge che l'adolescente adescato è povero, orfano di padre, con
madre molto religiosa, che vede nei favori del sacerdote i favori
stessi di Dio. Per le vittime il dramma è doppio, psicologico e
spirituale: “quando un prete ti fa questo ti ruba la fede”
dice un abusato durante il film.
Lo
spettatore assiste al fatto che la maggioranza dei notabili di Boston
sa, ma non ha il coraggio di denunciare gli ecclesiastici e di fatto
cardinali, avvocati, presidi, magistrati, poliziotti, giornalisti,
insomma tutti diventano complici.
Anche
se il regista nega nelle interviste una stretta relazione tra
l'obbligo del celibato e i disturbi nella sfera sessuale di molti
prelati, nel corso del film una voce telefonica, quella di uno
psicologo che da anni indaga sulle patologie sessuali dei sacerdoti,
fa comprendere molto bene come la scelta dell'astinenza e della
castità non sia adatta a tutti e che la Chiesa deve decidersi ad
affrontare seriamente questo tema di estrema attualità.
Il
Cardinale Bernard Law, che aveva coperto i preti pedofili,
trasferendoli di diocesi in diocesi, fu trasferito a Roma presso la
Basilica di Santa Maria Maggiore.
Quanta
fatica e quanto coraggio si deve avere per denunciare e contenere chi
commette dei reati.
Il
giornalista Robby, personificato dal grande Michael Keaton, ripete
spesso agli amici collusi con la Chiesa, la frase: “Ma tu sai da
che parte stare” sperando di risvegliare nell'altro un senso di
giustizia sopito.
La
questione è proprio questa: ogni giorno dobbiamo scegliere da che
parte stare.
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