Oggi
ho voglia di raccontare due storie di due italiani.
Il
primo è stato licenziato per una lite con alcuni colleghi che
rubavano cibo da una mensa. (La Stampa 17.02.2016 “Denunciavo chi
rubava sono stato licenziato” di Pierangelo Sapegno)
Quest'uomo
ha perso il lavoro, la famiglia, la casa, ma per fortuna la sua
denuncia ha permesso alla polizia di accertare reati di peculato e
furto aggravato.
Mi
chiedo se un essere umano debba pagare un prezzo così alto per
convincere i superiori di aver ragione? Quasi sempre chi ha ragione,
chi denuncia reati si ritrova solo, isolato e a volte viene anche
punito per il suo coraggio. Chi delinque è in ottima compagnia, sa a
chi chiedere aiuto, da chi farsi difendere, in un gioco di “do ut
des” infinito.
La
seconda storia riguarda una donna, una pensionata alla quale è stato
negato per mesi il pagamento della pensione, per motivi
burocratici: la donna aveva perso il libretto postale e per questo
non le veniva versata la pensione a cui si aggiungono nello stesso
periodo sette giorni di carcere per una spesa non pagata qualche anno
prima.
Incredibile,
in prigione a 70 anni per una spesa non pagata, mentre chi inquina le
falde acquifere, inquina la nostra madre Terra uccidendo ogni forma
di vita per secoli, circola liberamente e vive da nababbo. E questo è
solo un esempio, ovviamente se ne possono fare altri. Insomma la
donna si è ritrovata ben presto in estrema povertà, non riesce a
pagare l'affitto e le spese e decide di mangiare a sbafo nei locali
pubblici nella speranza di essere denunciata. Incredibile escamotage,
mentre si scatena la solidarietà tra alcuni ristoratori che si
offrono, dopo un articolo giornalistico, di offrirle gratis i pasti,
facendosi dell'ottima pubblicità senza alcuna spesa. Ora la donna ha
ricevuto la pensione, non gli arretrati, ma è stata sfrattata.
Quando
si è anziani si dovrebbe stare tranquilli, me lo ripeteva sempre mia
mamma, invece questa donna di cui so solo ciò che ho letto, come
altre e altri, che vediamo rovistare nei cassonetti o altri che
dormono nelle macchine o altri che dormono per strada, altri ancora
che lavorano senza avere più la forza per farlo, questa tranquillità
non possono averla.
(La
Stampa 6.3.2016 “Mangiavo a sbafo solo perchè mi avevano bloccato
la pensione” Claudio Vimercati)
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