martedì 8 marzo 2016

DUE STORIE ITALIANE



Oggi ho voglia di raccontare due storie di due italiani.
Il primo è stato licenziato per una lite con alcuni colleghi che rubavano cibo da una mensa. (La Stampa 17.02.2016 “Denunciavo chi rubava sono stato licenziato” di Pierangelo Sapegno)
Quest'uomo ha perso il lavoro, la famiglia, la casa, ma per fortuna la sua denuncia ha permesso alla polizia di accertare reati di peculato e furto aggravato.
Mi chiedo se un essere umano debba pagare un prezzo così alto per convincere i superiori di aver ragione? Quasi sempre chi ha ragione, chi denuncia reati si ritrova solo, isolato e a volte viene anche punito per il suo coraggio. Chi delinque è in ottima compagnia, sa a chi chiedere aiuto, da chi farsi difendere, in un gioco di “do ut des” infinito.

La seconda storia riguarda una donna, una pensionata alla quale è stato negato per mesi il pagamento della pensione, per  motivi burocratici: la donna aveva perso il libretto postale e per questo non le veniva versata la pensione a cui si aggiungono nello stesso periodo sette giorni di carcere per una spesa non pagata qualche anno prima.
Incredibile, in prigione a 70 anni per una spesa non pagata, mentre chi inquina le falde acquifere, inquina la nostra madre Terra uccidendo ogni forma di vita per secoli, circola liberamente e vive da nababbo. E questo è solo un esempio, ovviamente se ne possono fare altri. Insomma la donna si è ritrovata ben presto in estrema povertà, non riesce a pagare l'affitto e le spese e decide di mangiare a sbafo nei locali pubblici nella speranza di essere denunciata. Incredibile escamotage, mentre si scatena la solidarietà tra alcuni ristoratori che si offrono, dopo un articolo giornalistico, di offrirle gratis i pasti, facendosi dell'ottima pubblicità senza alcuna spesa. Ora la donna ha ricevuto la pensione, non gli arretrati, ma è stata sfrattata.
Quando si è anziani si dovrebbe stare tranquilli, me lo ripeteva sempre mia mamma, invece questa donna di cui so solo ciò che ho letto, come altre e altri, che vediamo rovistare nei cassonetti o altri che dormono nelle macchine o altri che dormono per strada, altri ancora che lavorano senza avere più la forza per farlo, questa tranquillità non possono averla.
(La Stampa 6.3.2016 “Mangiavo a sbafo solo perchè mi avevano bloccato la pensione” Claudio Vimercati)

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