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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

VITA

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Ho letto in questi giorni il romanzo "Vita" con cui Melania Mazzucco vinse nel 2003 il Premio Strega. Sono rimasta stregata dalla maestria con la quale la  scrittrice romana ha saputo narrare contemporaneamente la storia degli emigranti italiani a New York ai primi del Novecento e la storia della sua famiglia. Nell'intreccio di storie e di tempi storici il lettore/lettrice, segue con passione la storia di Vita e Diamante, che si incontrano a Roma 38 anni dopo essersi salutati, pensando di rivedersi 36 mesi dopo. Entrambi sono emigrati, mano nella mano, da Tufo di Minturno, un paesino che gli americani sbarcati in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale non riescono a trovare sulle carte geografiche e dove i fratelli di Diamante sono morti affamati. Lui aveva 12 anni e lei 9 anni. Lui è piccolo, mingherlino, taciturno, orgoglioso e coraggioso, ha degli occhi azzurri che incantano Vita, la quale, oltre alla bellezza, che diventa prepotente negli an...

IAN MCEWAN

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Questa sera lo scrittore inglese sarà ospite del Circolo dei Lettori di Torino, presso la Cavallerizza Reale, per incontrare i suoi lettori. Io sono una sua lettrice, per cui tra poco uscirò, mi metterò in fila, sperando di entrare e di ascoltarlo. Per essere sincera non sono una persona  che anela incontrare gli autori dei libri che ama. Non lo trovo fondamentale, anzi, a volte mi pare che questi poveri autori debbano sobbarcarsi lo sforzo di presentarsi al pubblico, di essere simpatici ed accattivanti,  per vendere i propri libri, che andrebbero valutati per la storia in essi contenuta e non per altro. Però questa sera ho proprio voglia di incontrare lo scrittore che ha scritto “L’inventore dei sogni” o meglio “the Daydreamer”, libro per ragazzi che mi ha accompagnato per anni nel mio mestiere di prof. di italiano e che leggevo a capitoli, in quanto il libro consta di otto capitoli, otto avventure del protagonista, Peter Fortune. Al centro delle avventu...

CIAO MASCHIO

Lunedì 13.03 ho deciso di seguire il programma di Riccardo Iacona, Presa diretta. Dopo pochi minuti mi sono resa conto dell’estrema importanza dell’inchiesta di Lisa Iotti e ho deciso di scriverne  sul mio blog. Lo sai lettore/lettrice che io non sono una scienziata, ma credo che sia necessario informare la maggior parte della popolazione, con tutti i mezzi a nostra disposizione, social, blog, quotidiani, altre trasmissioni televisive, film, documentari al fine di “ fermare, finché siamo in tempo, questo meccanismo di autodistruzione” (Prof. Foresta, Università di Padova). Ti sembro esagerata? Non hai visto la trasmissione? Ti invito a vederla. Ecco, in breve, si tratta di capire quali siano le cause biologiche della sterilità maschile, che è raddoppiata in venti anni, con calo del testosterone, modifiche antropometriche, crollo del numero degli spermatozoi. Insomma si tratta della sopravvivenza della specie, direi un problema grave. Lo so che ci siamo riprodotti in mo...

LA TIGRE E LA NEVE

Ogni tanto rileggo i libri già letti, quelli che ho amato di più, quelli che ho divorato. Nel novembre del 2006 ho divorato la sceneggiatura del  film omonimo, opera di giganti come Roberto Benigni, Vincenzo Cerami con le musiche del Maestro Nicola Piovani. Benigni nell’avviso ai lettori, scrive: “ Amato lettore, che Dio ti benedica ancora! Poiché tu stai leggendo. E una sceneggiatura, per giunta! Ti assicuro, mi* lettor*(lettora? meglio lettrice), che la sceneggiatura del film è piacevolissima, così come tenera è la storia di amore che vi è narrata, tra Vittoria e Attilio. Un uomo pazzamente innamorato, che in tutti i modi, goffi e comici, cerca di riconquistare la sua diletta. La sogna, la segue, la corteggia fino a recarsi in Iraq, in piena guerra, per salvarla dal coma e dalla mancanza di medicine, non senza vivere mille avventure comiche, come solo Benigni sa regalarci. E’ il Benigni innamorato che chiama “Principessa” la sua innamorata e la fa camminare...

UN GIGANTE BUONO

Torno dopo tanto tempo a parlare di lavoro e di persone che amano il loro lavoro. Oggi vi racconto di Umberto. Ho incontrato un gigante buono. Gigante, perché molto alto, gigante  nel modo che ha di coltivare le sue virtù. Buono: stabiliscilo tu che leggi, se sbaglio. Una vita interessante: scelse di vivere da solo poco prima della maggior età, stanco di assistere a dissapori nella coppia genitoriale. Da allora dovette fare i conti con il bisogno di lavorare per provvedere a sé, scelse la carriera militare. Nel periodo in cui fu militare di professione, divenne infermiere professionale, ma non si limitò a questo, si spinse in missioni all’estero, in Africa, missioni pericolose. La malattia del padre lo spinse a scegliere nuovamente:  decise di prendersi cura del genitore e si dimise dall’esercito. Scelte coraggiose, che cambiano il destino della propria vita. Da quel momento la sua vita è dedicata ai malati, per lo più ai malati terminali, quelli che più ...

L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI

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L’ avventura dei giovani lettori giunti in Prima Media, con alle spalle letture di testi brevi, inizia con un racconto allegorico che l’insegnante può leggere in classe in un’ora. Consiglio sempre la lettura ad alta voce dei testi scelti, almeno di qualche passo del testo, per avvicinare, emozionare, coinvolgere anche coloro che non hanno ancora scoperto la magia della lettura silenziosa. In questo libro si narra la storia di Elzéard Bouffier, un pastore taciturno e solo, il quale, rimasto vedovo, decise di consacrare la sua vita ad una missione: rendere il luogo dove viveva da arido a rigoglioso. Per farlo ogni mattina il pastore si incamminava con un sacco di ghiande selezionate la sera prima. Poi si fermava nel luogo stabilito e cominciava a piantare l’asta di ferro in terra. Faceva un buco nel quale depositava una ghianda e copriva il buco. L’uomo piantava querce e poi piantò anche faggi e betulle. Elzéard dopo poche righe   assurge a personaggio esemplare...

UNA BUONA GIORNATA

Ieri è stata una buona giornata. In un ambulatorio di chirurgia, dove non si va mai molto volentieri, ho riconosciuto una mia ex-alunna. Il mio ricordo era datato 1999. Per la giovane si trattava del suo ultimo anno di scuola media, per me della prima supplenza presso la Scuola dove ho insegnato per molti anni. La giovane donna, riconosciutami, si è ricordata del libro di narrativa che feci leggere al gruppo, un libro che ho sempre proposto in III media, per offrire ai miei alunni, in uscita verso le scuole superiori, un punto di vista autorevole sul tema del potere. Il libro in questione si intitola “La fattoria degli animali” e l’autore è G. Orwell. Sapere, a 18 anni di distanza, che la mia scelta sia stata così importante per lei, ha confermato, ancora una volta, l’importanza della lettura integrale, ad alta voce, commentata e articolata di alcuni testi che considero pietre miliari per l’educazione dei giovani. Così, ieri, ho deciso di avviare una nuova rubrica sul m...