Lunedì 13.03
ho deciso di seguire il programma di Riccardo Iacona, Presa diretta.
Dopo pochi
minuti mi sono resa conto dell’estrema importanza dell’inchiesta di Lisa Iotti
e ho deciso di scriverne sul mio blog.
Lo sai lettore/lettrice
che io non sono una scienziata, ma credo che sia necessario informare la
maggior parte della popolazione, con tutti i mezzi a nostra disposizione, social,
blog, quotidiani, altre trasmissioni televisive, film, documentari al fine di “
fermare, finché siamo in tempo, questo
meccanismo di autodistruzione” (Prof. Foresta, Università di Padova).
Ti sembro
esagerata? Non hai visto la trasmissione? Ti invito a vederla.
Ecco, in
breve, si tratta di capire quali siano le cause biologiche della sterilità
maschile, che è raddoppiata in venti anni, con calo del testosterone, modifiche
antropometriche, crollo del numero degli spermatozoi.
Insomma si
tratta della sopravvivenza della specie, direi un problema grave. Lo so che ci
siamo riprodotti in modo esponenziale, che siamo troppi rispetto alle risorse
del pianeta, ma l’inchiesta tratteggia un percorso che può portare all’autodistruzione,
arrivando all’incapacità di riprodurci. Insomma la fine della specie umana. Non
per opera dei robot, come paventa il grande astrofisico Stephen Hawking, non
per opera delle sofisticate armi nucleari, non per colpa di un asteroide o per
un’invasione degli alieni, ma per opera delle nostre folli decisioni, del
nostro progresso!
Le interviste
a studiosi di Edimburgo, Copenaghen, Roma, Padova hanno evidenziato che
esistono sostanze chimiche, i cosiddetti interferenti endocrini, ingannano il ns corpo al punto da provocare gli
effetti di cui sopra, comprese le malformazioni all’apparato riproduttivo e
casi di intersessualità . In rete ho trovato questo opuscolo del ministero dell’ambiente
che spiega quali siano gli interferenti endocrini e dove si trovino. http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/reach/decalogo_interf_endocr_13032014.pdf
Il problema
è che gli interferenti endocrini si trovano ovunque, dai biberon agli scontrini
fiscali, dalla carta di credito alla padella antiaderente, dalla carta forno al
cartone per le pizze, dagli impermeabili alle bottiglie usa e getta e via così.
L’aria in
alcune città, in particolare quella
nella quale vivo, Torino, è spesso irrespirabile; l’acqua dei fiumi e dei mari
è invasa dalla plastica se non da scorie radioattive e altri inquinanti; la
terra in molti luoghi è invasa da rifiuti tossici; il cibo di conseguenza è
inquinato, quando non è adulterato ad hoc; gli oggetti che usiamo comunemente
stanno minando la capacità di riprodurci e i politici parlano del nulla.
E’
necessario affrontare urgentemente questo problema, insieme a quello della
disoccupazione giovanile.
Se ritieni,
lettore, lettrice, informa anche tu, condividi questo mio post, che rimanda all’inchiesta,
al fine di sensibilizzare genitori, nonni, insegnanti, medici, infermieri,
assistenti sociali, giornalisti, blogger, artisti, tutti coloro che hanno a
cuore il futuro dei loro cari e dell’umanità.
Nessun commento:
Posta un commento