Questa sera
lo scrittore inglese sarà ospite del Circolo dei Lettori di Torino, presso la
Cavallerizza Reale, per incontrare i suoi lettori.
Io sono una
sua lettrice, per cui tra poco uscirò, mi metterò in fila, sperando di entrare
e di ascoltarlo.
Per essere
sincera non sono una persona che anela
incontrare gli autori dei libri che ama. Non lo trovo fondamentale, anzi, a
volte mi pare che questi poveri autori debbano sobbarcarsi lo sforzo di
presentarsi al pubblico, di essere simpatici ed accattivanti, per vendere i propri libri, che andrebbero
valutati per la storia in essi contenuta e non per altro.
Però questa
sera ho proprio voglia di incontrare lo scrittore che ha scritto “L’inventore
dei sogni” o meglio “the Daydreamer”, libro per ragazzi che mi ha accompagnato
per anni nel mio mestiere di prof. di italiano e che leggevo a capitoli, in
quanto il libro consta di otto capitoli, otto avventure del protagonista, Peter
Fortune.
Al centro
delle avventure di Peter ci sono otto sogni. Sogni ad occhi aperti, sogni di un
ragazzo che si prepara a diventare adulto, che vive paure e cambiamenti e cerca
di trovare un modo per affrontarle.
In prima
media leggevo sempre, nei primi giorni di scuola, quando molti alunni non hanno
ancora comprato i libri, il primo capitolo, dove l’autore presenta Peter, un
bambino di 10 anni.
I miei
alunni iniziavano a sorridere dalla quarta riga, per poi sentire Peter uno di
loro quando, dopo aver promesso alla mamma di non lasciare mai la mano della
sorellina Kate, di sette anni, nel tragitto verso la scuola vive un’avventura:
deve difendere sua sorella da un branco di lupi affamati. Ci riesce benissimo
accendendo un falò, ma alla fermata scende di corsa dimenticandosi la sorellina
sul pullman!
Sarà lei a
ritrovare lui e a dargli la mano, affinchè suo fratello non si cacci in altri
guai.
Le altre
sette avventure vi consiglio di leggerle.
Buona
lettura.
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