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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

PESCE D'APRILE

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Durante il weekend, al teatro Erba di Torino è stato rappresentato Pesce d’aprile di   Daniela Spada e Cesare Bocci. I biglietti esauriti, una domenica pomeriggio di febbraio calda e soleggiata, un pubblico che sopraggiunge lentamente e a volte faticosamente a teatro. Conoscevo l’argomento dell’opera: il dramma di una giovane mamma, colpita da un ictus mentre allattava sua figlia, neonata, il coma, la grave disabilità motoria e linguistica, la fatica per riprendere a vivere la sua vita di donna giovane e madre, accanto ad un attore famoso, Cesare Bocci. Non sono riuscita a leggere il libro, perché introvabile, in ristampa e nelle   biblioteche comunali le copie del libro sono tutte in prestito. Prenotato, riuscirò a leggerlo, prima o poi. Gli autori e gli attori sono riusciti a toccare corde profonde, a illustrare con estrema chiarezza il disorientamento, la rabbia, l’impotenza, la fatica dei rapporti con il servizio sanitario, che si aggiunge all...

MEDITERRANEO REQUIEM

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E poi succede. Semplicemente. Di ritrovarti in fila, una fila ordinata che arriva in via Milano, una sera di febbraio, questa sera di febbraio, tiepida, davanti al Duomo di Torino, in attesa del permesso di entrare e capita di sorridere alle persone avanti a te, proprio perché siamo lì, perché siamo simili, perché è evidente che crediamo negli stessi ideali, nello stesso ideale, nell’umanità, nella compassione. Siamo felici di essere in coda, credo che sia la prima volta che io sia felice di essere in fila. Quando ci danno il permesso di entrare nel Duomo temo per un attimo che la folla ordinata e silenziosa si slabri, si getti in avanti alla ricerca del posto, invece no, la fila entra in Chiesa, nessuno supera l’altro. Un piccolo miracolo in Italia. Ma è solo il primo. L’evento: in Duomo attori, musicisti e coristi provenienti da tutta l’Italia a proprio spese hanno organizzato un concerto gratuito in memoria dei migranti morti nel Mediterraneo. Bisogna es...

IL RACCONTO DELL'ANCELLA

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Il libro su cui voglio scrivere non è una novità editoriale, anzi. Pubblicato nel 1985, tradotto in Italia da Mondadori nel 1988, io ho acquistato la settima ristampa nel 2018 e solo ora l’ho letto. Ho sempre una pila di libri da leggere, ci sono quelli che inizio e abbandono dopo una cinquantina di pagine, quelli che inizio e centellino giorno dopo giorno e quelli che divoro in poche ore. La storia che ti racconterò l’ho divorata in poche ore, nonostante le sue   398 pagine. E’ possibile che tu abbia già visto la serie televisiva, pare molto fortunata, non so, ancora non ne ho vista una, nonostante ne parlino in molti. E’ la storia di   Difred, ovvero la donna di Fred: il suo nome è perso, cancellato, così come la sua vita di prima, i suoi affetti dispersi, la sua casa, il suo lavoro, le sue cose. Lei è solo una donna di un uomo potente della nuova   società. Lei è fortunata, perché è una donna in età feconda che, nella vita precedente al nuovo...

UN RACCONTO DA PLATEUX BATEKE'

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Ti racconto oggi, caro lettore e cara lettrice una storia vera.   La storia di un episodio accaduto recentemente ad un giovane torinese, un brillante   biologo specializzatosi nella bioconservazione e nella biodiversità animale, che attualmente vive in Gabon, esattamente nel Parco Nazionale dei Plateux Batéké,   con il compito di pianificare e monitorare le attività di reintroduzione di gorilla e di lotta al bracconaggio all’interno del Parco stesso. Mi trovo nella sua casa, adiacente alla succursale dell’Istituto scolastico nel quale ho lavorato alcuni anni della mia vita, anni molto importanti per me. Gli ho chiesto un’intervista, in questi giorni in cui è tornato a Torino per curarsi dalle ferite procuratesi a causa di uno scontro con un gorilla del Parco dove lavora. Avevo saputo della sua storia e ho provato la curiosità di conoscere meglio le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare completamente la propria vita: vivere nei Parchi africa...