Caro lettore e cara lettrice,
non sono solita discettare su temi di attualità.
I palinsesti televisivi sono ricchi di persone più o meno esperte che vengono pagate per raccontarci il loro punto di vista sugli eventi umani e naturali, perché dovrei io tediarti con le mie riflessioni?
Oggi però sento il bisogno di esternare il mio sentimento.
Nel 2023:
5/6.02 Turchia e la Siria terremoto di magnitudine 7,9:
57.000 morti
121.000 feriti
5.000.000 di sfollati
16/17.05.2023 la Romagna fu colpita da una alluvione senza precedenti. 16 morti e tantissime frane, strade interrotte, case e raccolti distrutti.
8.09.2023 Marocco terremoto
2901 morti accertati (fonte Rai news 24 del 12,09)
5630 feriti
12.09.2023 Libia alluvione
6.000 morti
10.000 dispersi
I barchini fanno la fila per entrare nel porto di Lampedusa e nelle operazioni di sbarco un neonato muore annegato. oggi al tg delle 13.30. A Lampedusa ci sono in questo momento 6000 migranti.
Ho sicuramento omesso molte altre calamità accadute nei continenti americano e asiatico. Queste sono le tragedie che ricordo di più. Il mondo mi pare in disfacimento, l'acqua ricopre tutto e distrugge, il fuoco che anche quest'anno ha bruciato boschi che con fatica cerchiamo di preservare, annullando in poche ore anni di cure, i movimenti tellurici, gli assestamenti della Terra, gli uragani, i ghiacciai che si sciolgono velocemente, insomma non c'è pace per l'uomo su questa terra, esattamente come Giacomo Leopardi aveva già capito ed espresso nelle Operette morali,12.
Sono sgomenta. Gli avvenimenti che ho ricordato sono apocalittici e ravvicinati. Non si ha il tempo della ricostruzione.
La foto: un orcio contenente viveri, ritrovata nelle acque laziali e conservato al Museo Archeologico di Anzio. Dal passato ci giungono molti manufatti, che testimoniano il passaggio sulla terra di tantissimi esseri umani. Cosa rimarrà della nostra civiltà contemporanea?
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