Il mio libro del mese di Aprile 2023 è “Lezioni” di Ian
McEwan, famoso scrittore inglese contemporaneo.
Il romanzo di McEwan si sviluppa lungo l’intera vita di
Roland Baines: la vita di un boomer che non ha conosciuto direttamente la
guerra con le sue atrocità, ma ne è figlio, sia perché i suoi genitori hanno
vissuto la Seconda Guerra Mondiale, sia perché nella sua vita indagherà più
volte sugli anni della Guerra.
“A Roland era toccata la buona sorte
storica, e aveva avuto tutte le opportunità. Eppure eccolo lì, al verde proprio
adesso che lo Stato benevolo si era trasformato in megera” .[1]
La vita di Roland, un giovane e brillante pianista, un poeta,
un promettente tennista, si riduce a quella di un pianista di piano bar che
suona musiche scelte da altri.
Il protagonista è vittima delle scelte di tre donne della sua
vita: la madre, Rosalind, che, costretta dal marito, lo abbandona a undici anni
in un college inglese, la maestra di pianoforte, Miriam, che abusa di lui, la
moglie, Alissa, che abbandona lui e il
figlio appena nato, Lawrence, senza una spiegazione.
Un uomo pieno di cicatrici che diventa un padre tenero e poi marito affettuoso di Dafne. Un uomo poco amato
che sa amare.
Roland, ancora nella fase del genitore principiante, del
padre adorante, spesso era incantato dal fatto puro e semplice che suo figlio
esistesse….l’amore incondizionato, il senso dell’umorismo, le confidenze, le
lacrime, le crisi, i risvegli alle cinque del mattino – ogni cosa aveva il
potere di stupirlo.[2]
Nel romanzo la storia di Roland scorre insieme alla Storia:
dalla crisi di Cuba e al terrore della guerra atomica di un quattordicenne che
teme di essere “vaporizzato” e vuole
vivere tutto prima che accada, alla caduta del muro di Berlino con la
conseguente liberazione dei suoi cari amici, a
Cernobyl, con l’incubo che torna,
al terrorismo islamico, alla pandemia, solo per citare alcuni momenti, tutto
ciò che accade nella realtà interroga e influenza la vita del protagonista.
La letteratura è sfondo e ricerca nella trama: i diari della
suocera sulla Rosa Bianca, i libri di successo della ex moglie Alissa, i suoi
stessi diari bruciati in una sera nel giardino della casa.
In questo libro tutto è “lezione”. Quella di pianoforte,
quella di tedesco di Alissa, quella di Jane sulla Rosa Bianca, quella della
vita quotidiana come padre abbandonato al suo ruolo, quella del segreto della
madre Rosalind, che abbandonò un figlio appena nato, quella dell’autore che ci
spiega magistralmente come si scrive un romanzo e come leggerlo:
“ devo proprio dirti
come si legge un romanzo? Prendo a prestito. Invento. Saccheggio la mia vita. Prendo
un po’ dove capita, modifico, faccio tornare le cose come mi pare…tutto quello
che so, tutto quelli che ho conosciuto- tutto quello che è mio mescolato con
quello che invento”.[3]
L’intera esistenza di un individuo, inserito nel suo tempo e
costretto a scegliere chi essere e come vivere, anche se appare trascinato
dagli eventi, anche se ad alcuni commentatori appare “un uomo senza qualità”.
Ancora un amore chiude la storia: quello della nipotina
Stefanie che prende per mano nonno Roland e lo guida, lui ormai malfermo e
malato.
Un libro che è sicuramente più apprezzato da coloro che hanno
qualche decennio di vita alle spalle.
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