Siamo come le carte
geografiche stropicciate
Le macchie e i nei sul viso
sono i segni della luce incontrata per via.
Le rughe sono le cicatrici
delle delusioni, dei dolorosi distacchi da chi si amava, dei conti che non tornano mai, delle malattie
che non ti abbandonano. Sono lì disegnate sul viso per ricordarci quante storie
abbiamo vissuto, quante ne abbiamo ascoltate e tenute nel cuore, fino a
penetrare nelle cellule della pelle, la nostra corazza, al punto da mostrare a
tutti, senza pudore l’esperienza accumulata.
E quando ci guardiamo allo
specchio quella pelle stropicciata, macchiata e con formazioni varie, piccoli
approdi nel mare della vita, leggiamo la
nostra vita come una carta geografica usata, segnata dalla penna indelebile, il
cui proprietario non riesce a ripiegare e renderla perfetta ed è costretto ad
arrendersi all’impossibilità di farla tornare come nuova.
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