AH-CHE-WAGA-CHUN
AH-CHE-WAGA-CHUN Ovvero COLUI CHE SI ARRAMPICO’ SULL’ALBERO Oggi ti presento un personaggio così poliedrico e complesso, che spero di stupirti, meravigliarti, incuriosirti. Racconterò del giovane poeta Pietro Tartamella, che si arrampicò su un albero a Torino, in Piazza Carlo Felice, il 9.12.1973. La sua fu una protesta, una delle tante che hanno segnato la sua vita. Il narratore, lo scrittore, l’insegnante di dizione e lettura ad alta voce, l’affabulatore, l’organizzatore di momenti culturali che conobbi io tra la fine degli anni ‘90 del secolo scorso e i primi sei anni del 2000, capelli lunghi bianchi, legati in una coda di cavallo, voce profonda e andatura lenta, pipa in bocca, era un bambino di quattro anni quando si traferì con la sua famiglia da Camporeale a Ventimiglia. Nelle stradine e nelle piazzette di Ventimiglia Alta, Piazza Rocchetta, Pietro sperimentò, visse, osservò e comprese le ingiustizie e le vessazioni perpetrate da bande di raga...