TANTE ITALIE
a raccontarti una storia italiana, una storia vera, raccolta in giro per la nostra splendita terra.
Dimenticavo: all'interno del Santuario vi sono degli affreschi che mai mi sarei aspettata di trovare. Non conosco l'artista, ma ho potuto scorrere la vita di Gesù e della sua Passione lungo la navata di destra. Insomma, non esiste un angolo della ns Penisola che non ci riservi sorprese.
Viaggiare
per l’Italia è scoprire ogni volta realtà nuove, stupirsi, entrare come
protagonisti in cartoline d’epoca, smarrirsi nel traffico e perdersi nei boschi
appenninici desertici, incontrare mille e mille borghi costruiti sui cuccuzzoli
dalle Alpi Marittime fino alle propaggini appenniniche, paesi adagiati nelle
valli come in culle, strade deserte che si inerpicano per raggiungere luoghi
abitati da pochi coraggiosi abitanti, che ti chiedi di cosa vivano.
Oggi, per
caso, grazie ad un formaggio buonissimo
di capra, comprato ad un mercatino di prodotti biologici, con amici mi sono
recata a pranzo in un agriturismo situato come ho descritto sopra, e ho
conosciuto una donna che con orgoglio si fa chiamare “Barbara delle capre”.
Romana, nipote di Renato Rascel, abitava e lavorava
a San Lorenzo al mare, quando decise di cambiare totalmente vita e trasferirsi
al Santuario della Madonna bambina a Rezzo, dove con 25 capre ha iniziato a
vivere in solitudine, dedicandosi alle capre e alla cura del santuario.
E’ iniziata
così una nuova vita, che a sua volta ha dato vita ad un luogo rimasto deserto e
ha creato lavoro, visto che ora lavorano nei periodi estivi anche cinque persone
e ha portato turisti dalla costa, dove vende al mercato i suoi prodotti,
turisti che, come noi, non si spaventano di dover percorrere un’ora di macchina
per gustare una cucina genuina, frutto di cibo prodotti da lei, cucinati con
maestria e leggerezza dalla cuoca.
Barbara
aveva un sogno fin da bambina, curare gli animali e oggi si prende cura di
molte capre e dei capretti appena nati, delle galline, dell’orto.
Mentre mi
raccontava la sua storia, sulla scia delle mie domande di giornalista in erba, pensavo al coraggio, alla determinazione, allo
spirito imprenditoriale di questa donna
e con stupore le ho visto qualche lacrima solcarle il viso.
Ciò che la
sfianca sono le leggi italiane, che non aiutano i piccoli imprenditori, con le
mille regole che tarpano le ali a chi deve lavorare.
Mi chiedo se
i legislatori viaggiano per la ns. bella penisola, incontrando le mille realtà
diverse, frutto di un territorio così diverso e con bisogni diversi. Una
piccola imprenditrice non può competere con gli allevamenti intensivi, non ha
la forza di occuparsi delle capre, della vendita di formaggi, delle leggi che
cambiano e che si intersecano al solo scopo di creare confusione e stanchezza in chi le deve applicare.
Semplificare
e conoscere le mille realtà italiane, questo dovrebbe essere l’imperativo
categorico di chi si dedica alla politica.
Dimenticavo: all'interno del Santuario vi sono degli affreschi che mai mi sarei aspettata di trovare. Non conosco l'artista, ma ho potuto scorrere la vita di Gesù e della sua Passione lungo la navata di destra. Insomma, non esiste un angolo della ns Penisola che non ci riservi sorprese.
Ottimo formaggio, bellissimi affreschi, bello incontro con Barbara
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