Il
28 settembre è iniziata la XII edizione di Torino Spiritualità a
Torino che terminerà domani, 2 ottobre 2016.
Per
me è un appuntamento importante, che aspetto, che frequento dai
tempi di “Domande a Dio”, mai sazia di aggiungere nuove
prospettive alla nostra dimensione.
Spiritualità
è in senso lato l’insieme
degli elementi che caratterizzano i modi di vivere e di sperimentare
realtà spirituali, sia con riguardo a forme di vita religiosa, sia
con riferimento a movimenti filosofici, letterarî e
simili.(Treccani).
La
realtà spirituale è ciò che attiene allo spirito, termine che
significa in greco “respiro, aria, soffio animatore”.
Quest'anno
l'argomento è originale, in quanto si riflette sul mondo animale,
mondo separato da noi, distinto, ma anche mondo ricco d'istinti per
cercare di cogliere la “soglia” tra gli uomini e gli animali.
Su
questo gioco di parole si sta svolgendo “Distinti animali”.
Come
sempre molti gli incontri con filosofi, teologi, scrittori,
scienziati.
Chiunque
di noi abbia accolto nella propria casa un animale si è facilmente
reso conto dell'intelligenza e dell'emotività dell'animale
domestico, si è affezionato al punto da soffrire quando è avvenuto il
distacco.
Riflettere
sulla vita animale mi ricorda il giainismo che predica il
panpschismo: tutto ciò che esiste nel mondo possiede un'anima, non
solo gli animali, ma anche le piante, le pietre, le gocce d'acqua e
poiché il rispetto per la vita costituisce il primo e più
importante comandamento, il monaco deve, quando cammina, spazzare la
via dinanzi a sé e gli è proibito uscire dopo il tramonto, affinché
non rischi di uccidere qualche animaletto.
Affrontare
questo tema, oggi, mentre noi ascoltiamo al telegiornale i continui
bollettini di guerra dalla Siria o dalla Libia, i morti negli
attentati nel mondo, i migranti che muoiono nel tentativo di cambiare
vita, ecco, tutto questo a me ricorda Orwell, che nel “ La
Fattoria degli animali” scrisse:
“quattro
gambe buono, due gambe cattivo”
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