Viaggiare
comporta tempi di attesa, quei tempi che permettono di riflettere su
ciò che hai fatto nella vita e su quello che non hai fatto.
Viaggiare
è costruire percorsi o lasciarsi andare agli incontri casuali.
Programmare
o vagare, come nella vita quotidiana, controllare o lasciare andare.
Lasciamo
il cielo di Berlino, città che dall'alto mi appare verde, con
palazzi che disegnano perimetri di giardini. Questo mi appare, ma
chissà se è così.
D'altronde il mondo è come ci appare.
Arriviamo
a Varsavia, aeroporto intitolato a Chopin.
La
città, è notte, appare con i suoi grattacieli, più americani che
europei.
La
città, di giorno, mostra le sue ferite: rinata dalle ceneri, come la
fenice, è una città a metà sovietica, a metà americana, con un
centro ricostruito pezzo a pezzo, un centro europeo.
La
storia della distruzione totale di Varsavia e dei suoi abitanti è
custodita nel Museo della Resistenza polacca.
Due
date dicono più di ogni cosa: 1.9.1939 Hitler occupa la Polonia;
17.09.1939 Stalin occupa la Polonia.
la Polonia occupata |
Il
resto è storia di deportazione, di inganni, di eliminazione della
classe dirigente polacca, di resistenza, di ribellione.
Gli
insorti, i mitici dell'Armia Krajowa non avranno alcun aiuto né dai
sovietici, distanti pochi chilometri, né dagli Alleati.
Il
Museo fa rivivere tutto questo attraverso un obelisco, che interseca
i piani del museo emettendo tanti rumori, detonazioni, spari, e un
battito, continuo, cuore pulsante della rivolta, della città, dei
suoi coraggiosi cittadini. Le foto, le interviste (in polacco!), i
filmati (per fortuna in inglese), i giorni della rivolta che
simbolicamente ci accompagnano lungo tutto il percorso, foglietti di
calendario, da prendere e portare a casa, per ricordare la lotta
impari combattuta dal popolo, la ricostruzione del percorso
sotterraneo, quello delle fogne, che ha permesso di sopravvivere un
po' di più, la narrazione è chiara: soli, disperati e soli contro
due grandi potenze.
Quanti
popoli oggi stanno combattendo contro tutto e contro tutti per la
loro sopravvivenza?
Ancora
e ancora, la storia si ripete, diversa e uguale.
E
poi le città verranno ricostruite e poi andremo a visitare i Musei
dove verrà raccontata la storia della distruzione, saremo
amareggiati, tristi, ma ora, mentre i fatti accadono, nessuno li
impedisce.
la ricostruzione della città vecchia, oggi patrimonio dell'Unesco |
Varsavia
viene distrutta completamente e sarà ricostruita grazie ai precisi
quadri di Canaletto, che, lasciata Venezia, si era trasferito a
Varsavia, dove morì.
la foto rende l'idea della distruzione |
Per maggiori informazioni sulla Rivolta di Varsavia del 1944 leggere
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