mercoledì 17 febbraio 2016

UN MILIARDO E DUECENTO MILIONI DI ANNI FA......



Il Prof. Guido Tonelli, premio Nobel per la fisica, racconta che con strumenti super si è captato uno scontro tra due buchi neri avvenuto, pensate un po', un miliardo e duecento milioni di anni fa.

Ora io sicuramente non sono una fisica, quindi mi permetto di estrapolare da questa informazione, che il Professore ha elargito in televisione a milioni di italiani, una considerazione per avviare un ragionamento.

Se nel 2016, anno convenzionale, perchè chissà in che anno siamo veramente, ma poi “veramente” cosa vorrà dire nessuno lo sa, bene, scrivevo che se nel 2016 l'uomo riesce a percepire un'onda gravitazionale derivata da un fenomeno accaduto un miliardo e duecento anni fa, questo vuol dire per me che nell'universo sono conservate tutte le conseguenze dei fenomeni e bisogna solo essere in grado di percepirle (le conseguenze) o percepirli (i fenomeni). Forse gli scienziati lo dicono da tempo, scusate, io non studio fisica dai tempi del liceo, quando l'atomo era ancora in assoluto la particella più piccola.

Sarà per questo che i fisici sono così contenti e sperano di riuscire a percepire cosa è successo al momento del Big Bang.. Devono solo trovare il modo di percepirlo, ma le onde sono ancora in circolazione, sono ancora percepibili dopo 13,8 miliardi di anni. Mi vengono le vertigini e penso che dovremmo preoccuparci delle conseguenze delle azioni degli uomini.

Le azioni degli uomini producono anch'esse delle conseguenze e molto spesso le onde travolgono e uccidono milioni di persone.
Auguri ai nostri scienziati, alle loro ricerche e alla comprensione da parte dei comuni mortali dell'interdipendenza dei fenomeni e del perdurare delle conseguenze delle loro azioni nei secoli.

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