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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

OGNI MATTINA A JENIN

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  Per gli odiati e i perseguitati, il rovescio dell’amore è un senso di perdita insopportabile [1]   Mi accingo a recensire sommariamente, mancandomi il testo e avendo solo degli appunti, un libro che ritengo fondamentale come lo furono “I miserabili” di Victor Hugo “La capanna dello zio Tom” di Harriet Beecher Stowe, “Le mie prigioni” di Silvio Pellico, “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “Il cacciatori di Aquiloni” di Kaled Hosseini, “La masseria delle allodole” di Antonia Arslan, per denunciare la condizione dei poveri, dei patrioti, dei neri, degli ebrei, degli afghani, degli armeni. Potrei citarne ancora, ma non voglio annoiarti, lettore e lettrice ritrovati. Sono libri che, attraverso la narrazione, in alcuni di questi autobiografica e in altri romanzata, avvicinano il lettore alla Storia. Quella peggiore. Quella della sopraffazione e dei genocidi. Quella delle guerre. I libri da elencare sarebbero molti di più, perché purtroppo l’uomo è ancora “quello della cla...