I GIORNI DI VETRO
Nicoletta Verna è stata una scoperta. Lette le positive recensioni al suo ultimo romanzo, ho deciso di leggerlo e di recensirlo. Inizio dal titolo. I giorni di Vetro. Questo genitivo, questo complemento di specificazione indica che i giorni descritti nel libro sono di proprietà di un certo Vetro, un gerarca fascista, un sadico, un assassino. Vetro si chiama così per l’occhio di vetro, ricordo della campagna di Abissinia e delle nefandezze lì compiute dai fascisti. Immagino però che ci sia di più: pungente e tagliente come il vetro, che ferisce e fa sanguinare la carne, è il gerarca fascista che si adopera a torturare due donne, unite inconsapevolmente dall’amore per un giovane partigiano; l’una viene torturata per diletto, ed è la sua sposa, l’altra quando Vetro scopre che è una partigiana. Questo romanzo storico è ambientato dal delitto Matteotti fino ai primi anni del Dopoguerra a Castrocaro e poi a Forlì ed infine sugli Appennini; anni di povertà che diventa ben presto mis...