SIMONE CAMPA
Lo vedo entrare al Circolo dei Lettori, quello che io considero il “mio” Circolo, come per altri potrebbe essere il circolo del tennis o il circolo Arci, dove gli ho dato appuntamento. Ha un trolley che lo segue fedelmente, un’aria sempre un po’ sognante, quasi fosse immerso nel suono, sorride. Il suo mestiere è resuscitare i suoni dentro di noi, quelli armonici, quelli buoni, quelli che fanno bene, che guariscono. Intorno a noi gente che legge e che scrive. In mezzo a loro sto bene. A Torino, una mattina di fine estate dell’anno scorso, sperimentai, presso il “mio” circolo, l’essere abbracciata dai suoni, direi l’essere rapita dai suoni al punto da vivere un’esperienza che non esito a definire estatica. Non lo scrivo tanto per scriverlo, mi sono laureata in Storia delle Religioni, esattamente in Psicologia del Misticismo religioso e ho qualche conoscenza teorica di stati alterati di coscienza. Per quanto riguarda la pratica, faccio riferimento all’antica arte del pr...